Alfonso de Luci

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Alfonso de Luci, (o Anfuso de Luci, Anfuso di Petterana, in latino: Anfusus de Luci) [1] (Sicilia, XII secoloXIII secolo), è stato un nobile normanno, signore di Petterana[2], nei pressi di Vicari in Sicilia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esistono notizie contrastanti sulla vita del normanno Alfonso (o Anfuso). Fu senz'altro membro della famiglia dei de Luci [3], potente famiglia baronale normanna originaria di Lucy [4], vicino a Dieppe in Alta Normandia [5], arrivata nell'Italia meridionale nella seconda metà dell'XI secolo. Fu probabilmente figlio di Giosberto de Luci, uno dei fedelissimi di Ruggero I, e di Muriella di Altavilla, e fratello del conte di Paternò e Butera Bartolomeo de Luci. Ma secondo altre fonti, Alfonso fu in realtà figlio di un Filippo de Luci, e verosimilmente nipote di Giosberto e Muriella, e bisnipote del Gran Conte.

Alfonso de Luci fu signore di Petterana, nei pressi di Vicari e Caccamo, e descrisse se stesso in un documento del 1171 come "consanguineo" del Re Guglielmo [6]: «Dei gratia domini regis baronus et consanguineus» [7].

Nell'atto di donazione, sempre del 1171, a favore del vescovo di Patti della chiesa di San Michele di Petterana, dichiarò di essere sposato a una Aloisia, di essere fratello di un Guglielmo e padre di un Gualtiero[8]. In una carta del 1176, Anfusus de Lucis appare come "Regio giustiziere" di Sicilia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il cognome viene anche riportato come de Lucy, de Luce, di Luce, de Lucis, ma gli storici più recenti, tra cui Carlo Alberto Garufi, preferiscono utilizzare il cognome de Luci. (Cfr. Guglielmo Scoglio, Monforte San Giorgio e il suo territorio nel Medioevo, Trento 2007, p. 8n.).
  2. ^ Anche "Petterano".
  3. ^ «Le varie forme del cognome Luci (de), Lucis, Luccio, Luciaco, Licia, sono tutte varianti di un originario de Luci o de Lucis, appartenente ad una famiglia oriunda dalla Normandia ed imparentata col Gran Conte Ruggiero.» Estratto da C. A. Garufi, La contea di Paternò e i de Luci, in Archivio storico per la Sicilia orientale, Volume 10, Società di storia patria per la Sicilia orientale, Editore La Società, Catania 1913, p. 173.
  4. ^ (FR) Roberto il Guiscardo e il suo tempo: atti delle prime giornate normanno-sveve, Università di Bari. Centro di studi normanno-svevi. Dedalo, 1991. ISBN 8822041410
  5. ^ Per il Garufi, i normanni de Luci provenivano invece da Lucè o Lucy vicino a Domfront nel dipartimento dell'Orne nella Bassa Normandia. Cfr. Carlo Alberto Garufi, Per la storia dei secoli XI e XII. Il "castrum Butere" e il suo territorio dai Bizantini ai Normanni. Note ed appunti di Storia e di Toponomastica, in Archivio Storico per la Sicilia Orientale, anno XI, fasc. II (1914), p. 169
  6. ^ Ugo Falcando, G. A. Loud, Thomas E. J. Wiedemann, The history of the tyrants of Sicily by Hugo Falcandus, 1154-69, Manchester University Press, Manchester 1998, p. 190 n.
  7. ^ C. A. Garufi, Per la storia, III, doc. II, p. 101.
  8. ^ E. Igor Mineo, Nobiltà di stato: famiglie e identità aristocratiche nel tardo Medioevo: la Sicilia, Donzelli Editore, Roma 2001, p. 44.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Cottone, I de Luci e la signoria di Petterana (XII sec.) nel territorio di Termini, in "Schede Medievali", 28-29 (1995), pp. 7-19
  • Carlo Alberto Garufi, La contea di Paternò e i de Luci, in Archivio storico per la Sicilia Orientale, anno X, fasc. I, 1913, pp. 160-180.
  • E. Igor Mineo, Nobiltà di stato: famiglie e identità aristocratiche nel tardo Medioevo: la Sicilia, Donzelli Editore, Roma, 2001
  • Alessandro Pratesi, Carte latine di abbazie calabresi provenienti dall'archivio Aldobrandini, Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma, 1958
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